Guardare, osservare e vedere sono tre cose molto diverse. Lo sa bene Antonio Casagrande: orfano, bambino difettoso a rischio di perdizione, adottato in extremis, promosso sul campo ad aiuto fotografo nel tempo avventuroso della nascita della dagherrotipia, e protagonista del nuovo romanzo di Raffaella Romagnolo, Di luce propria, pubblicato da Mondadori.