Posts Tagged ‘Neri Pozza’

Cosa leggo a Natale?

La costruzione di un argine che rimette in moto vecchie inquietudini, la biografia di una creatura che ha sempre perso ma si è rifiutata di farsi dimenticare, un romanzo di fulmini che vengono seppelliti, un personaggio dalla parte sbagliata della Storia, il fantasma di un amore che decide di chiudere i conti con il passato. In cinque libri, la tradizionale, immancabile, sceltissima lista per il Natale.
Da regalare, o da regalarsi. Con un avvertimento. Mettetevi comodi: non vi molleranno fino all’ultima pagina.

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Jane, la favolosa. Su Graham Swift e “Un giorno di festa”

Jane legge, e soprattutto storie di avventura, che nel 1924 non sono certo letture per signora. Per di più, Jane è una cameriera, ed è orfana. Ma è sveglia e graziosa: per questo il padrone di casa le ha accordato il permesso di servirsi della biblioteca. Così Jane, che tutto ha già perso dalla vita, si procura altri mondi, altri modi di pensare. Nella letteratura, Jane impara che si può osare: così, si approprierà della sua vita.
Breve, intenso e vivido, “Un giorno di festa” è un gioiello di Graham Swift, pubblicato da Neri Pozza con la traduzione di Luca Briasco.

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Virginia, ovvero “La donna che osò amare sé stessa”: Valeria Palumbo e la Contessa di Castiglione

Esistono molti modi per cancellare una presenza ingombrante.
Il primo è ridimensionarne l’importanza; il secondo sottolinearne la poca affidabilità; il terzo raccontarla sempre all’ombra di qualcun altro; il quarto sbeffeggiarla e confinarla tra le bizzarrie, o gli errori; il quinto evidenziarne le scelte che amplificano la sua incongruenza rispetto a ciò che la norma attende; il sesto ricordarla (quando ancora non se n’è dipartita) come una parentesi di esagerazione (o di esagitazione) animando nei suoi confronti la pietà, o il ribrezzo – in ogni caso: il confino.
Fatto tutto questo, la memoria è pronta per essere lentamente soffocata, offuscata, ridotta al silenzio dentro il lacciuolo della cancellazione oculata e assertiva.

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